Nuova Riveduta:

Giudici 11:27

Io non ti ho offeso. Tu agisci male verso di me, movendomi guerra. Il SIGNORE, il giudice, giudichi oggi tra i figli d'Israele e i figli di Ammon!»

C.E.I.:

Giudici 11:27

Io non ti ho fatto torto e tu agisci male verso di me, muovendomi guerra; il Signore giudice giudichi oggi tra gli Israeliti e gli Ammoniti!».

Nuova Diodati:

Giudici 11:27

Perciò io non ti ho fatto alcun torto, e tu agisci male verso di me, muovendomi guerra. L'Eterno, il giudice, faccia oggi giustizia tra i figli d'Israele e i figli di Ammon!».

Riveduta 2020:

Giudici 11:27

E io non ti ho offeso, e tu agisci male verso di me, facendomi guerra. L'Eterno, il giudice, giudichi oggi tra i figli d'Israele e i figli di Ammon!'”.

La Parola è Vita:

Giudici 11:27

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
Copyright © 1981, 1994 di Biblica, Inc.®
Usato con permesso. Tutti i diritti riservati in tutto il mondo.

Riveduta:

Giudici 11:27

E io non t'ho offeso, e tu agisci male verso di me, movendomi guerra. L'Eterno, il giudice, giudichi oggi tra i figliuoli d'Israele e i figliuoli di Ammon!'

Ricciotti:

Giudici 11:27

Non io pertanto compio un'ingiustizia verso di te, ma tu agisci male verso di me, dichiarando a me una guerra non giusta. Il Signore, da giusto arbitro, decida oggi tra Israele e i figli di Ammon-».

Tintori:

Giudici 11:27

Non son dunque io che ti fo torto, ma sei tu che agisci male contro di me, intimandomi una guerra ingiusta. Il Signore, arbitro di questo giorno, giudichi lui tra Israele e i figli di Ammon».

Martini:

Giudici 11:27

Non fo adunque io torto a te, ma tu male ti porti contro di me, intimandomi una guerra non giusta. Giudichi il Signore arbitro in questo dì tra Israele, e i figliuoli di Ammon.

Diodati:

Giudici 11:27

E anche io non t'ho offeso; e tu procedi malvagiamente inverso me, guerreggiando contro a me. Il Signore, che è il Giudice, giudichi oggi fra i figliuoli d'Israele e i figliuoli di Ammon.

Commentario abbreviato:

Giudici 11:27

12 Versetti 12-28

Un esempio dell'onore e del rispetto che dobbiamo a Dio, in quanto nostro Dio, è quello di impiegare giustamente ciò che ci dà da possedere. Riceverlo da lui, usarlo per lui e separarsene quando lo richiede. L'intero messaggio dimostra che Iefte conosceva bene i libri di Mosè. La sua argomentazione era chiara e la sua richiesta ragionevole. Coloro che possiedono una fede più coraggiosa saranno i più disposti alla pace e i più pronti a fare progressi per ottenerla; ma la rapacità e l'ambizione spesso ammantano i loro progetti con un pretesto di equità e rendono vani i tentativi di pace.

Riferimenti incrociati:

Giudici 11:27

Ge 18:25; 1Sa 2:10; Giob 9:15; 23:7; Sal 7:11; 50:6; 75:7; 82:8; 94:2; 98:9; Ec 11:9; 12:14; Giov 5:22,23; Rom 14:10-12; 2Co 5:10; 2Ti 4:8; Eb 12:23
Ge 16:5; 31:53; 1Sa 24:12,15; Sal 7:8,9; 2Co 11:11

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata